Salve amici lettori,
Vi raccontiamo un’esperienza di quasi due anni fa mirata a risolvere un’esigenza molto comune: tutti vogliono la App (che ultimamente è un “must” per chi produce dispositivi fisici), ma che funzioni anche su GalaxyTab e PC. Chi vuole una App sa che il suo utente finale potrà voler usare il suo nuovo iPad, ma non vuole togliersi la possibilità di allettare anche utenti o alternativi (Android) o tradizionali (PC).
Se mettiamo sul tavolo il fatto che il device è un mini-pc con sopra XPEmbedded la soluzione individuata è quella teorico-scolastica di realizzare un accesso via web dove il device stesso è l’application server che espone le sue API di interazione e controllo.
Beh partendo dalla genialità dell’approccio è interessante raccontare alcuni elementi dell’esperienza fatta nel realizzare la soluzione (che doveva essere venduta davvero), durante tutto il periodo lo stesso monito veniva ripetuto come un mantra “mi raccomando le prestazioni”.
Se mettiamo sul tavolo il fatto che il device è un mini-pc con sopra XPEmbedded la soluzione individuata è quella teorico-scolastica di realizzare un accesso via web dove il device stesso è l’application server che espone le sue API di interazione e controllo.
Beh partendo dalla genialità dell’approccio è interessante raccontare alcuni elementi dell’esperienza fatta nel realizzare la soluzione (che doveva essere venduta davvero), durante tutto il periodo lo stesso monito veniva ripetuto come un mantra “mi raccomando le prestazioni”.
Fase 1: definizione dell’architettura. I concetti fondamentali su cui ruota la soluzione sono: web-widgets componenti autonomi basati su javascritpt, json API ottenute con binding WCF, sistema di notifica di eventi tra server e webclient e tra componenti del webclient
Fase 2: creazione dei proof-of-concept e primi workaround per testare le prestazioni, sperimentazione delle differenze iPad contro iPad2. Primi aggiustamenti del modello di trasferimenti data intensive e rifattorizzazione della parte dei servizi. Gestione intelligente della cache.
Fase 3: idee per il multi-platform, framework Modernizer per il rendering su PC (IE7, IE8, Firefox, Chrome)
Fase 4: accettazione da parte del cliente e del distributore: ancora performance e variazioni grafiche.
Fase 3: idee per il multi-platform, framework Modernizer per il rendering su PC (IE7, IE8, Firefox, Chrome)
Fase 4: accettazione da parte del cliente e del distributore: ancora performance e variazioni grafiche.
Fase 5: successo! Video di marketing sul prodotto.
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